Allergologia degli alimenti. Molto interessante sarà andare a scoprire tramite ovviamente l’aiuto di un esperto, un mondo in cui facciamo spesso molta confusione. Quindi, è importante proprio dare dei punti saldi. Come detto, esperto, medico chirurgo, ovviamente allergologo, è venuto a trovarmi il dottor Gian Giuseppe Loggi. Benvenuto.
Grazie. Un saluto a tutti.
Grazie a lei di aver accettato il nostro invito, dottore. Allora, abbiamo detto allergologia degli alimenti. Ci muoviamo in un mare vasto…
Un oceano…
un mare vasto e torbido, direi.
Anche pescoso…
Anche pescoso! Però questo Lo scopriremo, cosa che potrebbe addirittura essere simpatica. Allora, anzitutto, cosa definiamo “allergia”. La prima confusione è qui.
Sì, Preferirei parlare dell’allergico, cioè della persona piuttosto che della malattia.
Perfetto.
Allora, l’allergico è una persona che ha un sistema immunitario molto vivace, troppo vivace…
Troppo vivace…
Troppo esuberante e che, per motivi genetici, fondamentalmente genetici, è orientato alla iperproduzione di una particolare classe di anticorpi, la classe di anticorpi “E”, quindi non di altri tipi di anticorpi. Questi anticorpi possono essere diretti verso alcune proteine,
dico proteine, che sono contenute…
Attenzione… qui il segreto è in “proteine”…
Che sono possono essere contenute in alcuni alimenti. Che cosa succede? Che questa persona, contatto dopo contatto, giorno dopo giorno, stimolo dove stimolo, comincia a tappezzare la propria cute e le mucose del proprio apparato gastro intestinale di questi anticorpi della classe E. Arriverà il giorno in cui si raggiunge una soglia critica, per la quale, all’ennesimo incontro della fatidica proteina con l’ anticorpo E, si innesca un’infiammazione.
e da questa infiammazione nascono i sintomi. La gamma dei sintomi è molto varia: si va da una sintomatologia, tutto sommato, leggera, come nella sindrome orale allergica, in cui Tutt’al più il paziente può sperimentare un po’ di bruciore, un labbro un po’
tumefatto, un arrossamento della mucosa orale, fino a sintomi più seri, come dolori addominali, vomito, diarrea, orticaria più o meno persistente. In casi, per fortuna rari, si può arrivare fino all’edema della glottide, alla anafilassi e allo shock, ma grazie a Dio sono casi abbastanza rari.