come cambiano le cose

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gian giuseppe loggi

Negli anni l’Allergologia è profondamente cambiata. Le tecniche di Allergologia Molecolare hanno infatti profondamente cambiato l’approccio diagnostico ai problemi del paziente. Ma anche il paziente è cambiato…. Una buona fetta della domanda di test cutanei (prick test) si concentra ora sulla parte alimentare. C’è forse minor prevalenza di asma bronchiale, di oculoriniti? Sicuramente no, anzi… . Ma una maggiore attenzione alla propria salute ed allo stile di vita e un migliore accesso alle informazioni, grazie ad internet, hanno modificato la domanda. Se negli anni ’80 la quasi totalità dei test era dedicata alla diagnostica per gli allergeni inalanti, ora questa percentuale è scesa quasi al 60%. Sono tantissime le persone che si rivolgono a me pensando di avere un’allergia o un’intolleranza alimentare. Ma l’inondazione di informazioni non ha permesso un migliore e più appropriato accesso all’Allergologia, ha solo alzato una cortina fumogena in cui il paziente si è decisamente perso. Mancando infatti nel pubblico la chiarezza su cosa sia un’allergia e ancor di più su cosa sia un’intolleranza, si tende a richiedere i test allergologici in maniera a dir poco curiosa. Molte persone in evidente sovrappeso stimano infatti che il loro problema possa derivare da una intolleranza a uno o più alimenti. Oppure capita spesso che sintomi ascrivibili, ad esempio, ad un colon irritabile vengano scambiati per un’allergia alimentare. “Dotto’, sarò allergico? Però non sto tanto male! Secondo me è un’intolleranza…”. E così allergie, intolleranze, test cutanei sono diventate parole svuotate di ogni significato.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

L’allergico è colui che iperproduce anticorpi della classe “E” contro alcune proteine contenute in alimenti.

L’intollerante è invece colui che, avendo alterazioni in difetto, in eccesso o in qualità di alcune sostanze prodotte dal nostro organismo, “non tollera” l’assunzione del lattosio o di alcuni conservanti, ( ad esempio i solfiti) o di alcune molecole (ad esempio l’istamina). Lo spettro dei sintomi è più vago ed è quasi sempre incentrato su difficoltà digestive più o meno esasperate. In questi casi i prick test non servono a nulla.

In pratica l’allergologo deve comportarsi come il cercatore d’oro che va a scovare il prezioso metallo tra una montagna di terriccio. Non sottolineerò quindi mai abbastanza l’importanza di una visita allergologica prima dell’eventuale esecuzione di test che potrebbero risultare inutili e controproducenti.

Ma soprattutto: l’obesità ed il sovrappeso non sono dovuti ad allergie o intolleranze. Il colon Irritabile non è un’allergia o un’intolleranza.

Un consiglio: evitate i test non validati dalle Società Scientifiche nazionali e internazionali. Molti di questi test vengono impropriamente refertati come intolleranze, creando non poca confusione.