Le malattie allergiche sono un gruppo di malattie che hanno alla base un’anomala risposta del sistema immunitario. Per ragioni in parte genetiche, in parte ambientali, alcune persone sono infatti predisposte a iperprodurre anticorpi di tipo E (IgE) contro alcune proteine contenute in pollini, polveri, muffe, derivati epidermici di animali, alimenti. Quando igE specifiche ed allergene si incontrano sulle mucose e/o sulla cute, innescano una cascata di sostanze infiammatorie; dall’infiammazione nascono poi i sintomi. I sintomi sono infine inquadrabili in alcune malattie. Segue una carrellata delle più comuni:
Asma bronchiale
Asma bronchiale: l’infiammazione che colpisce i bronchi può causare broncocostrizione e fame d’aria. Lo sforzo fisico può slatentizzare una condizione di asma. Spesso i pazienti riferiscono solo accessi di tosse secca, assai fastidiosa. Per documentare correttamente l’asma è sempre opportuno eseguire una spirometria con test di reversibilità al salbutamolo (un broncodilatatore). La maggior parte delle forme di asma giovanile e pediatrico sono su base allergica. In caso di asma primaverile quasi sempre sono chiamate in causa le graminacee. I casi di asma perenne, non stagionale, sono invece per lo più sostenuti da allergie a Parietaria, ad acari della polvere (Dermatophagoidi) o a derivati epidermici di animali (cane, gatto). La terapia sarà a base di broncodilatatori e di cortisonici preferibilmente topici (cioè somministrati con spray, polveri o aerosol). In molti casi è indicata la prescrizione di terapia vaccinica iposensibilizzante
Oculorinite allergica
Oculorinite allergica: forse la forma più comune di allergia; classicamente si manifesta con salve di starnuti, prurito nel naso, gola e occhi, lacrimazione intensa, arrossamento delle congiuntive, secrezione acquosa dal naso. Come nell’asma, i casi di oculorinite primaverile quasi sempre sono sostenuti da allergia alle graminacee, mentre quelli perenni, non stagionali, sono più spesso causati da Parietaria, acari della polvere (Dermatophagoidi) o da derivati epidermici di animali (cane, gatto). la terapia si giove della somministrazione per via topica, locale, di corticosteroidi per spray. La congiuntivite è alleviata da antistaminici in gocce oculari. Prudenza nell’uso di cortisonici in gocce oculari. Gli antistaminici per bocca sono sicuramente consigliati nei momenti di maggiore acuzie. Sicuramente da evitare è l’uso sistematico di vasocostrittori spray per la quantità di effetti collaterali possibili. Spesso proponibile la terapia vaccinica iposensibilizzante.
Orticaria
ORTICARIA ACUTA: la più frequente forma di allergia ad alimenti o a farmaci . Può essere di aiuto condurre sul paziente uno studio di Allergologia Molecolare: questa metodica può infatti far comprendere meglio i fenomeni di allergia crociata tra alimenti e, determinando con esattezza a quale proteina – molecola di un particolare alimento si è allergici, permettere di suggerire norme di comportamento. Ad esempio, alcuni alimenti potranno essere consumati solo se cotti, altri assolutamente evitati in quanto la cottura non è capace di inattivare la proteina in questione. In genere il trattamento di un’orticaria acuta è abbastanza complesso, richiedendo cicli di antistaminici per bocca e, in casi particolari, di cortisonici per bocca o intramuscolo. Non esistono terapie vacciniche iposensibilizzanti per gli alimenti. In definitiva, una volta esauritosi l’episodio, il suggerimento è di evitare gli alimenti che sono stati documentati come responsabili dello stesso. Vale la pena ribadire che, se sottoposti ad idonea cottura, alcuni alimenti possono essere consumati comunque. Sono ora possibili procedimenti di desensibilizzazione all’uovo eseguibili su bambini, ma solo in centri ospedalieri di alta specializzazione. ORTICARIA FISICA: è una forma di orticaria che si manifesta solitamente e ripetutamente dopo esposizione a freddo o a caldo, all’acqua, alle vibrazioni, all’esercizio fisico. ORTICARIA CRONICA: la si definisce così se i sintomi persistono per più di 6 settimane. E’ spesso associata a malattie autoimmuni, come la tiroidite, l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, ecc. Raramente, al contrario di quello che si crede, è dovuta ad allergia alimentare (o a farmaci), parassitosi o neoplasie. Ne esistono diversi sottotipi: A) una forma autoallergica, con alte IgE (indirizzate anche contro la tireoperossidasi tiroidea), che risponde bene al trattamento con un anticorpo monoclonale, l’omalizumab. B) una forma clinicamente grave , ma relativamente rara, con caratteristiche decisamente autoimmuni, spesso associata alla classica tiroidite. C) una forma meno grave, più frequente, con parziale autoimmunità. D) una forma caratterizzata da iperattivazione del Complemento e di alcuni Fattori della Coagulazione. Il trattamento di questi 3 ultimi sottotipi è particolarmente complesso e spesso occorre ricorrere alla terapia cortisonica.
Sindrome orale allergica
Sindrome orale allergica: consiste nella comparsa di bruciore in bocca dopo il consumo di alcuni alimenti, particolarmente alcuni tipi di frutta. E’ dovuta a proteine – molecole non resistenti al calore ed alla prima digestione: quindi, spesso il paziente potrà consumare frutta adeguatamente cotta (es: marmellate). La terapia farmacologica è solo sintomatica e di scarso aiuto.
Dermatite da contatto
Dermatite da contatto: patologia sostenuta da sostanze chimiche che innescano una risposta immunologica linfocitaria con conseguente comparsa di dermatite. La più comune è la dermatite da Nickel. A volte anche l’apporto di Nickel con gli alimenti è capace di peggiorare la dermatite. Utili sono le creme o gli unguenti a base di cortisonici. Ora è disponibile un vaccino orale contro il Nickel. Fondamentale nel trattamento è l’evitare il contatto con la sostanza chimica individuata con il patch test.
Dermatite atopica
Dermatite atopica: colpisce soprattutto bambini e giovani (in genere si autolimita con il progredire dell’età) e si manifesta con caratteristiche lesioni cutanee molto pruriginose, localizzate particolarmente alle pieghe cutanee. A volte risulta molto invalidante. E’ difficile considerare la dermatite atopica come una malattia esclusivamente su base allergica. Sarebbe forse più corretto definirla come una malattia che si accompagna alle allergie. Fondamentalmente è dovuta ad una non corretto funzionamento di alcune cellule della cute, tale da comprometterne l’effetto barriera ed innescare una reazione infiammatoria. Ovviamente la cute così danneggiata potrà favorire l’assorbimento transcutaneo di alcuni allergeni capaci a loro volta di innescare una risposta allergica. Sono soprettutto gli acari della polvere i responsabili di questo fenomeno. Il cardine della terapia è nel ripristino delle funzioni di barriera della cute. Questa andrà adeguatamente idratata e protetta con creme base. Di sicuro aiuto in alcune fasi i cortisonici per unguento o crema. Più raramente occorre ricorrere con prudenza ai cortisonici per bocca o intramuscolo per debellare l’infiammazione. A volte, in caso di sovrapposizione batterica, saranno prescitti antibiotici. Sempre efficaci gli antistaminici per combattere il prurito. Utili alcune molecole come il tacrolimus ed il pimecrolimus in crema per modulare il quadro infiammatorio. Evitare cosmetici e saponi aggressivi. Per lavarsi usare il buon vecchio sapone di Marsiglia o almeno i non-saponi.
Anafilassi
Anafilassi: fenomeno allergico fortunatamente raro ma di estrema gravità, in grado di mettere in pericolo la vita. Si manifesta con improvvisa caduta della pressione, difficoltà respiratoria, tachicardia, presenza di edema delle labbra, delle palpebre, a volte della glottide. Più frequente dopo punture di insetti (vespe, api, calabroni) o dopo somministrazione di un vaccino iposensibilizzante. A volte si associa alla sindrome di attivazione mastocitaria. Utile è sempre effettuare il dosaggio della Triptasi. Esistono forme (molto rare) che possono insorgere dopo esercizio fisico. L’anafilassi necessita di immediato intervento medico: In soggetti predisposti all’anafilassi deve essere consigliato l’addestramento all’uso immediato di un autoiniettore contenente adrenalina.
Le altre
Esistono infine malattie allergiche, o comunque associate alle allergie, di meno frequente riscontro nella pratica clinica. Per citarne solo alcune “emergenti”: esofagite eosinofila, gastrite eosinofila, la mucosite allergica da contatto al Nickel., la sindrome da attivazione mastocitaria.